Chiudi gli occhi e immagina la Scozia … leggi perche’

Condividi questo articolo:

La Scozia meno pubblicizzata, che mostra il volto più naturale possibile: un B&B in pieno entroterra, sugli altipiani del Nord del Regno Unito, un’occasione unica per ritrovare la pace dei sensi, magari anche con un occhio ai prezzi

Se chiudiamo gli occhi per qualche istante e pensiamo al classico paesino dell’entroterra scozzese ci sembrerà quasi di vederlo: piccole abitazioni di mattoncini, le locande, i pub, la piazzetta centrale. Di fatto avremo immaginato Rosehall, 200 anime, minuscolo centro nella parte più settentrionale del Regno Unito. Un posto come ce ne sono tanti altri in Scozia, ma con una particolarità: il “Woodland Vegetarian Yoga Retreat”. Il nome è già tutto un programma: si tratta di un alloggio situato nei boschi dell’altipiano scozzese, aperto tutto l’anno, che ha fatto dell’ecosostenibilità una ragione di vita. Lì si può fare yoga, godere di massaggi rilassanti, passeggiare nel verde (e ce n’è tanto), fare trekking. Camminare per ore nella natura senza incontrare anima viva, a parte orsi, cervi, salmoni e lontre di fiume. Il cibo – rigorosamente a kilometri zero – non tradisce le aspettative. Tutti i menù sono vegetariani, realizzati con prodotti biologici, di stagione e del commercio equo e solidale. E i gestori invitano i loro ospiti a portare il vino, in una sorta di scambio tra “culture enologiche”. Superfluo ricordare che tutto è centrato su pratiche di risparmio energetico, raccolta differenziata e detergenti ecologici. Passare qualche giorno lì è di sicuro il modo migliore per staccare dalla vita frenetica di tutti i giorni. E i prezzi sono molto accessibili: siamo nell’ordine di 50-60 euro al giorno. (umberto di giacomo)

 

Questo articolo è stato letto 23 volte.

entroterra, scozia, trekking, viaggio

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net