Barriere mobili lungo le coste, contro l’innalzamento dei mari

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L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha sollecitato i Paesi europei che affacciano sul mare a costruire delle barriere mobili, per evitare le inondazioni

 

I Paesi europei che affacciano sul mare dovranno costruire delle barriere mobili, per evitare le inondazioni. E’ questa la sollecitazione che arriva dall’’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) che ha chiesto ai paesi Ue rivieraschi di prendere esempio dalle barriere poste sul Tamigi.

I cambiamenti climatici preannunciano un innalzamento sensibile dei mari, e se ancora poco si sta facendo per prevenire l’aumento delle temperature, l’Ue invita a prendere delle decisioni di protezione. L’innalzamento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacci artici potranno provocare maree più alte ed estese e tempeste di intensità distruttiva ancora relativamente poco frequenti sul vecchio continente. Le barriere rimovibili potranno essere una soluzione, quindi, contro l’innalzamento dei mari. .

Tra i Paesi a rischio di inondazione c’è anche l’Italia. Maggior pericolo corre Venezia, dove è ormai vicino al completamento il sistema MOSE, le paratoie mobili che in caso di innalzamento del livello del mare si alzeranno mantenendo la città all’asciutto. La fine dei lavori è prevista per il 2016, in ritardo di due anni, le prime 4 paratoie mobili, su un totale di 78, verranno istallate in questo mese di maggio.

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