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Il dolore delle femmine non è lo stesso dei maschi

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Pubblicata una ricerca sull’origine del dolore

Secondo uno studio della University of Texas at Dallas il dolore, a livello cellulare, inizia in modo diverso per uomini e donne. I ricercatori sono partiti da questa importante scoperta: una specifica manipolazione dei recettori del sistema nervoso per la dopamina ha un effetto sul dolore cronico nei topi maschi, ma non ha alcun effetto sulle femmine.

Il Dr.Prince, professore associato di neuroscienze alla School of Behavioral and Brain Sciences e membro del team, ha dichiarato che esistono diversi tipi di cellule che guidano lo sviluppo del dolore e che, a parità di intensità, i meccanismi che guidano questo nei maschi e nelle femmine sembrano molto differenti.

L’esperimento si è concentrato su un meccanismo del dolore appena scoperto, correlato ai recettore della dopamina D5. I topi geneticamente modificati affinché non avessero i recettori D5 hanno mostrato risposte al dolore molto ridotte, ma solo se maschi. Questo permetterebbe lo sviluppo di un farmaco antagonista D5 capace di calmare il dolore negli uomini.

Gli studi precedenti non avevano permesso questo tipo di osservazioni in quanto i topi femmina venivano scartati. Il ciclo mestruale, infatti, alterava i risultati attraverso la modulazione ormonale. Le differenze di genere, quindi, sono state scoperte grazie all’obbligo di introdurre esemplari femmina imposto nel 2014 dal National Institutes of Health.

L’uomo ha da sempre avuto a che fare con il dolore e, per questo, ha cercato di epoca in epoca soluzioni.

Sebbene oggi non si conoscano tutti i meccanismi e la scienza non sia vicina a una risposta precisa, si può immaginare che un giorno saranno sul mercato antidolorifici per donne e farmaci per uomini. Una possibilità importante visto che, secondo le ricerche del Dr. Price, sono le donne a soffrire maggiormente di dolore cronico.

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