Elettricità vegana

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Ecotricity lancia la prima tariffa di elettricità che esclude la «carne» dalla fornitura

Sembra assurdo come pensiero eppure quello che vale per l’agricoltura e per il cibo vale anche per l’elettricità: esiste uno sfruttamento animale alla sua base. Quindi, si può aspirare ad essere vegani anche nell’energia.

Lo dimostra l’esistenza di una società energetica britannica che si chiama Ecotricity e che ha a lungo reclamizzato il fatto che il suo biogas proviene da una filiera vegana; collaborando con The Vegan Society, questa società è riuscita a diventare il primo fornitore vegano certificato di energia elettrica .

Sono in molti a dire che questo approccio è controproducente e che se tutti eliminassero gli input degli animali dalla loro fornitura di energia, allora si avrebbe un aumento del problema delle montagne di letame e/o del deflusso nei torrenti e nei fiumi; ma il punto è che se si dovesse mai arrivare in massa a desiderare una «elettricità vegana» sarebbe conseguenza di una dieta mutata e quindi dell’eliminazione di allevamenti creati allo scopo di nutrire le persone di carne o latticini – e dunque anche della quantità di letame.

Ovviamente siamo ancora molto lontani da un mondo in cui il veganismo è la norma, piuttosto che un’eccezione; ma è anche vero che per quelli che hanno eliminato tutto lo sfruttamento animale dallo loro vita – cibi, abiti e quant’altro – è importante che anche l’energia sia «meat- free».
A sentire questi vegani intervistati da Ecotricity nel video girato in un caffè della città di Bristol, si tratta assolutamente di una questione di coscienza.
Staremo a vedere quanto la tariffa riscuoterà successo.

Qui il video.

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