ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll

Nuove ricerche per il futuro dell’archiviazione dei dati

Condividi questo articolo:

Le particelle magnetiche potrebbero avere grandi potenzialità nell’immagazzinamento dei dati a lungo termine

Secondo gli studi pubblicati sulla rivista «Nature Nanotechnology», grazie a un comportamento magnetico di recente scoperta si potrebbe alimentare la prossima generazione di tecnologia di archiviazione dei dati. 

L’immagazzinamento basato sugli «skyrmioni», minuscole perturbazioni dell’orientamento magnetico, offre un percorso potenziale per superare le limitazioni fondamentali nella tecnologia di calcolo che altrimenti avrebbe annunciato la fine della legge di Moore, che afferma che il potere di calcolo si raddoppia (circa) ogni due anni.

Il fenomeno degli skyrmioni, appunto, su cui questa nuova tecnologia dei dati si baserebbe, è stato scoperto solo nel 2016 da una squadra guidata dal professore associato di Ingegneria e Scienza dei Materiali del MIT Geoffrey Beach. Queste particelle magnetiche si presentano tra due sottili pellicole provenienti da due diversi tipi di metallo e possono essere utilizzate con i campi elettrici, consentendo l’immagazzinamento a lungo termine dei dati senza bisogno di energia aggiuntiva. Mentre le posizioni di queste skyrmioni erano originariamente casuali, Beach e i suoi collaboratori del MIT e della Germania hanno dimostrato la possibilità di creare e sfruttare intenzionalmente queste particelle magnetiche, aprendo la porta a nuove tecnologie.

Poiché al contrario dei dispositivi di memorizzazione magnetici tradizionali gli skyrmioni sono molto stabili, i dati potrebbero probabilmente essere immagazzinati su una superficie magnetica con alcuni atomi soltanto. Questa funzionalità è ciò che consente ai dispositivi di archiviazione magnetici basati sugli skyrmioni teorici di superare le limitazioni fisiche di quelli tradizionali e di continuare l’espansione di potenza di elaborazione in base alla legge di Moore.

Il passo successivo consiste nel trovare un modo efficace per leggere questi dati, ma gli scienziati sono molto sicuri in questo senso. Ora si aspettano ulteriori ricerche e sviluppi per determinare il modo migliore per attuare l’idea.

Questo articolo è stato letto 12 volte.

Archiviazione, archiviazioni, Dati, skyrmioni, tecnologia

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net