ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
I giovani ora riscrivono la socialità, oltre 3 su 4 prediligono incontrarsi in luoghi fisici-Caso Garlasco, consulente Poggi: "Sulla garza nessun profilo completo di Dna"-Mamme vip, allenamento in gravidanza e pressione social: il corpo post-parto è polemica-Biker estremo star dei social precipita per 200 metri, trovato morto Andreas Tonelli-Raid Israele in Siria "per salvare i Drusi": ecco chi sono-Robotica, Resmini (a.Quantum): "Per Acea è tassello fondamentale di innovazione"-Robotica, Metta (Iit): "Fondamentale per supporto a infrastrutture critiche"-Welfare, Neopharmed Gentili rafforza l’impegno Esg: persone al centro, tutela degli animali e dell'ambiente-Bilancio Ue, von der Leyen presenta proposta: "2mila miliardi per una nuova era"-Acqua fredda o a temperatura ambiente? Come è meglio berla quando fa molto caldo-La polizia 'bacchetta' Emma Watson, 6 mesi di stop alla guida per eccesso di velocità-Sla, Regione Basilicata e Aisla insieme a sostegno di pazienti e famiglie-Stranger Things, uscito il teaser della stagione conclusiva: tutto quello che sappiamo-US Open 2025, Sinner guida l'entry list. Dove vederli in tv (anche in chiaro)-Tour de France, Abrahamsen vince in volata a Tolosa. Healy resta maglia giallo-Mulè: "Inps protagonista del cambiamento, serve educazione previdenziale ai giovani"-Unicredit, 1.000 assunzioni nuove assunzioni nel 2025 in Italia-Trump vuole licenziare Powell e cerca una giusta causa (che non c'è)-Sanità, dai pazienti Manifesto 'Comunicare è' per cambiare sistema salute-Rai, il 30 luglio ultimo Cda pre-ferie: sul tavolo il caso Rai Sport e Sanremo

L’evoluzione delle criptovalute

Condividi questo articolo:

La Cina è la prima nazione al mondo a testare una criptovaluta nazionale, una valuta digitale che consente di essere slegati dalle dinamiche bancarie

La Banca Popolare Cinese ha sviluppato un prototipo di criptovaluta che potrebbe finire in circolazione nel prossimo futuro, introdotta di fianco alla valuta principale – il renminbi (chiamato anche yuan). La Cina simulerà possibili scenari ed esecuzioni di transazioni finte utilizzando la criptovaluta con alcune banche cinesi commerciali. 

I benefici potenziali dello sviluppo di questa moneta digitale potrebbero essere molto significativi, in particolare per la Cina. In primo luogo, diminuirebbe il costo delle transazioni e quindi si renderebbero più accessibili i servizi finanziari – un grande aiuto per i milioni di persone nel paese che non sono legati alle banche convenzionali. In secondo luogo, visto che sarebbe sostenuto dalla tecnologia blockchain, potrebbe ridurre i tassi di frode e la contraffazione, molto utile al governo per ridurre la corruzione – che è una delle sue principali preoccupazioni. In terzo luogo, sarebbe la valuta più facile da ottenere, che aumenterebbe il tasso di transazioni internazionali, consentendo una crescita economica più rapida.

L’ascesa delle criptovalute è iniziata nel 2009 con il Bitcoin e da allora l’idea stessa della moneta digitale è cresciuta enormemente – basti pensare che, secondo le stime al primo aprile di quest’anno, il controvalore del mercato dei Bitcoin è di quasi 22 miliardi di Euro. E anche se l’approccio sperimentale della Cina, quello di simulare l’utilizzo di una criptovaluta auto-sviluppata, è il primo del suo genere, molti altri paesi stanno muovendo passi in questo senso: più di 260.000 negozi in Giappone inizieranno ad accettare Bitcoin come moneta legale da questa estate e grandi banche come Santander hanno annunciato dei piani per lo sviluppo della propria versione.

Le criptovalute hanno davvero il potenziale di rivoluzionare non solo il mondo delle imprese, ma molti metodi di transazione. Non ci resta che aspettare per capire meglio come.

Questo articolo è stato letto 171 volte.

Bitcoin, Cina, Valute

Comments (21)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net