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I rischi per i giovani che abusano della tecnologia

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Un nuovo studio ha scoperto che gli adolescenti con alti livelli di utilizzo dei media hanno maggiori probabilità di mostrare i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività

Un nuovo studio, guidato da ricercatori californiani e recentemente pubblicato su JAMA, ha deciso di concentrarsi sul rapporto dei giovani con la tecnologia: è il primo studio in materia ad occuparsi dell’associazione tra i moderni mezzi digitali e il rischio di sviluppare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

La ricerca, che è durata due anni, ha seguito 2.587 ragazzi di 16 anni della contea di Los Angeles, nessuno dei quali aveva sintomi dell’ADHD all’inizio dello studio. I ricercatori hanno analizzato i partecipanti ogni sei mesi e durante le sedute ciascuno di loro ha riferito quanto spesso aveva messaggiato, utilizzato i social media, guardato video o ascoltato musica online.

I risultati sono stati allarmanti: gli studenti che usavano frequentemente i dispositivi in varie attività avevano una maggiore probabilità di sviluppare i sintomi dell’ADHD: ad esempio, tra i 51 studenti che usavano frequentemente tutte le 14 attività online presentate dallo studio, il 10,5% mostrava i sintomi dell’ADHD; dei 114 che svolgevano frequentemente almeno 7 di queste attività, il 9.5% presentava i sintomi, mentre solo il 4,6% dei 495 bambini che non svolgevano alcuna attività frequentemente ha presentato nuovi sintomi di ADHD nel periodo di due anni.

C’è da specificare che lo studio non dimostra la causalità, ma solo un’associazione e che il presentarsi dei sintomi dell’ADHD è diverso da una diagnosi di ADHD; eppure, nonostante questo, i risultati rimangono preoccupanti.

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ADHD, computer, iperattività, media, social, Social Media, tecnologie

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