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Come proteggere l’ambiente dai gas intestinali degli animali

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Un nuovo studio dice che manipolando un microbo nell’intestino degli animali si può evitare il gas metano che esce dai loro corpi inquinando il pianeta

Anche se il metano rappresenta solo l’8-9% delle emissioni di gas serra, il suo impatto a lungo termine sul clima è molto importante – dicono gli scienziati che ha una portata maggiore di quella dell’anidride carbonica. Come è noto, la maggior parte delle emissioni di metano proviene da animali da fattoria, mucche e pecore, che letteralmente – ci sono pochi altri modi di dirlo – ruttano e scorreggiano questo gas nocivo.
Nel tempo, questo ha portato gli scienziati a dare diversi suggerimenti per evitarlo. Ultimo, quello di un team internazionale di ricercatori che pensa di aver trovato un modo per farci mantenere in vita i nostri animali da fattoria senza distruggere il clima, ma manipolando i batteri che sono dentro le loro budella.

Per il loro studio, che è stato recentemente pubblicato sula rivista International Society for Microbial Ecology Journal, i ricercatori hanno esaminato i microbi intestinali delle pecore che producevano molto metano e quelli delle pecore che non lo facevano. In questo modo hanno scoperto che le viscere degli alti produttori di metano contenevano più metanogeni (un gruppo di microbi che mangiano idrogeno e producono metano) rispetto a quelle degli altri.

Il loro suggerimento quindi, riguarda la manipolazione di questi batteri: in sostanza, cambiando il cibo con cui alimentiamo le pecore, potremmo manipolare i loro microbiomi intestinali, spingendoli a produrre meno idrogeno e tagliando così l’approvvigionamento alimentare dei metanogeni.

Una manipolazione, quindi, non invasiva, che ha un forte potenziale per quello che riguarda la salute del nostro pianeta e che si può perseguire senza sacrificare nessun animale – solo affamando qualche microbo.

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animali, inquinamento, metano

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