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Alcol in testa

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Bere moderatamente potrebbe aiutare a proteggere il nostro cervello

Un recente studio pubblicato sulla rivista «BMJ» ha raccontato il rapporto tra il consumo di alcol e la demenza, concludendo che le persone di mezza età che bevono moderatamente hanno un rischio relativamente basso di sviluppare demenza più tardi nella vita – con bere moderatamente si intende non più di un bicchiere al giorno.

Lo studio, che ha seguito 9.000 adulti britannici per oltre due decenni, ha rilevato che sia i bevitori più forti che gli astemi avevano un rischio di demenza più elevato rispetto ai bevitori moderati – dei 9.087 adulti britannici analizzati, di media 50enni, in vent’anni è stata diagnosticata la demenza a 397.

I risultati hanno mostrato che le persone che non avevano bevuto in mezza età avevano il 47% in più di probabilità di avere una diagnosi di demenza, rispetto ai bevitori moderati; mentre le persone che bevevano oltre i livelli moderati, aumentavano il loro rischio di demenza con l’aumentare della quantità di alcol consumato – non molto tempo fa, un altro studio si era occupato proprio di questo, di come i bevitori forti fossero a rischio di demenza.

Gli esperti ci hanno tenuto a sottolineare che lo studio non vuole sostenere che ci sia qualcosa di direttamente positivo nel bere.
In un editoriale che accompagna lo studio, il dottor Sevil Yasar, professore associato di Medicina alla Johns Hopkins University di Baltimora, ha spiegato che non è chiaro perché l’astensione dall’alcol sia «dannosa» per quanto riguarda il rischio di demenza – alcuni astensionisti avevano altri fattori di rischio, ma non tutti – e che lo studio non vuole certo invogliare chi non beve a farlo – visti anche tutti i rischi legati al consumo di alcolici (dalle malattie del fegato a diversi tipi di cancro). Quello che deve venire fuori dallo studio è che il consumo, se c’è, deve essere moderato.
La ricerca, in sostanza, suggerisce che molti degli stessi fattori che aumentano il rischio di malattie cardiache possono anche aumentare il rischio di demenza – probabilmente a causa del flusso sanguigno più povero al cervello. E anche se molti studi hanno rilevato che i bevitori moderati tendono ad avere una salute cardiaca migliore rispetto ai non bevitori o ai bevitori forti, questo non può far presumere che sia l’alcol la ragione.

Quello che possiamo fare, se vogliamo cominciare il nostro benessere cardiovascolare è iniziare con un regolare esercizio fisico, una dieta sana e l’assenza di fumo – questo conclude Yasar nel suo editoriale.

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alcol, cervello, demenza

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