ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Temptation Island, il triangolo Valerio-Sarah-Ary: il colpo di scena-Media: "Carri armati israeliani entrati a Gaza City, in corso raid aerei"-Charlie Kirk, la confessione del killer in chat: "Amici, ho brutte notizie per voi"-Sondaggio politico, Fratelli d'Italia cresce. Pd e M5S calano-Venezuela, Maduro: "Usa preparano aggressione militare, ci difenderemo"-Con t-shirt 'Bella ciao' contestano Valditara a Fermo, cacciati dai presenti-A Napoli 'Campania Mater', il modello Campania per l’agricoltura che verrà-Alla Lum gli Induction Days per i nuovi studenti di Medicina-Paolo suicida a 14 anni, la preside: "Mai denunce di bullismo, contro scuola macchina del fango"-Foto delle amiche caricate su siti porno, indagato 22enne a Milano-Matteo Franzoso non ce l'ha fatta, morto lo sciatore 25enne caduto in allenamento-Dall'inferno di Gaza a una speranza a Milano, storia di Taghred e Youssef-Fugge da un istituto ed entra in proprietà privata, 16enne trovato morto in piscina-"No, sui 50 euro non c'è il Demonio": Bce costretta a rassicurare i bulgari-Esce a cercare funghi e precipita in un canalone, morto 75enne in Valtellina-Università, Orlandi (UnimiB): "Iannantuoni ha fatto di Bicocca n luogo di eccellenza e inclusività"-Anna Falchi: "Il catcalling non è una molestia, non mi dà fastidio"-Università, Iannantuoni (UnimiB): "Spero di lasciare traccia della passione che muove il mio lavoro"-Monza, al bar chiede acqua ma gli servono soda caustica: cliente in ospedale-"Ha rapinato tre banche in un giorno", chef italiano arrestato in Usa

Alcol in testa

Condividi questo articolo:

Bere moderatamente potrebbe aiutare a proteggere il nostro cervello

Un recente studio pubblicato sulla rivista «BMJ» ha raccontato il rapporto tra il consumo di alcol e la demenza, concludendo che le persone di mezza età che bevono moderatamente hanno un rischio relativamente basso di sviluppare demenza più tardi nella vita – con bere moderatamente si intende non più di un bicchiere al giorno.

Lo studio, che ha seguito 9.000 adulti britannici per oltre due decenni, ha rilevato che sia i bevitori più forti che gli astemi avevano un rischio di demenza più elevato rispetto ai bevitori moderati – dei 9.087 adulti britannici analizzati, di media 50enni, in vent’anni è stata diagnosticata la demenza a 397.

I risultati hanno mostrato che le persone che non avevano bevuto in mezza età avevano il 47% in più di probabilità di avere una diagnosi di demenza, rispetto ai bevitori moderati; mentre le persone che bevevano oltre i livelli moderati, aumentavano il loro rischio di demenza con l’aumentare della quantità di alcol consumato – non molto tempo fa, un altro studio si era occupato proprio di questo, di come i bevitori forti fossero a rischio di demenza.

Gli esperti ci hanno tenuto a sottolineare che lo studio non vuole sostenere che ci sia qualcosa di direttamente positivo nel bere.
In un editoriale che accompagna lo studio, il dottor Sevil Yasar, professore associato di Medicina alla Johns Hopkins University di Baltimora, ha spiegato che non è chiaro perché l’astensione dall’alcol sia «dannosa» per quanto riguarda il rischio di demenza – alcuni astensionisti avevano altri fattori di rischio, ma non tutti – e che lo studio non vuole certo invogliare chi non beve a farlo – visti anche tutti i rischi legati al consumo di alcolici (dalle malattie del fegato a diversi tipi di cancro). Quello che deve venire fuori dallo studio è che il consumo, se c’è, deve essere moderato.
La ricerca, in sostanza, suggerisce che molti degli stessi fattori che aumentano il rischio di malattie cardiache possono anche aumentare il rischio di demenza – probabilmente a causa del flusso sanguigno più povero al cervello. E anche se molti studi hanno rilevato che i bevitori moderati tendono ad avere una salute cardiaca migliore rispetto ai non bevitori o ai bevitori forti, questo non può far presumere che sia l’alcol la ragione.

Quello che possiamo fare, se vogliamo cominciare il nostro benessere cardiovascolare è iniziare con un regolare esercizio fisico, una dieta sana e l’assenza di fumo – questo conclude Yasar nel suo editoriale.

Questo articolo è stato letto 106 volte.

alcol, cervello, demenza

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net