Menopausa. Una stagione naturale

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Sono tantissimi i rimedi e le cure naturali che possono aiutare una donna ad affrontare con naturalezza una età che può portare con se’ qualche fastidio. Trifoglio rosso, olio di enotera, agnocasto. Alcuni consigli su come servirsi dell’omeopatia per una stagione naturale, e tutta da inventare

Con l’arrivo della menopausa possono comparire fastidiosi sintomi (caldane, vampate di calore, sudorazioni, cali d’umore, mal di testa, irritabilità, etc.). La ginecologia propone le terapie sostitutive o più propriamente “restitutive” per placare i tanti fastidi e per prevenire alcune problematiche cardiovascolari, l’osteoporosi, etc.

Ci sono condizioni in cui le terapie mediche “restitutive” con farmaci di sintesi sono necessarie; altre situazioni in cui ci si può rivolgere tranquillamente ai rimedi naturali che assicurano buoni risultati senza fastidiosi effetti collaterali. L’approccio della Medicina Naturale è alla persona e non ai sintomi. I sintomi vanno interpretati come “segnali”. La donna in menopausa non è un insieme di “pezzi” ma un “sistema”. Lo sforzo del medico di “medicina naturale” è considerare il tutto; approccio “olistico”, da olos – intero.

Diverse sono le armi terapeutiche. L’omeopatia propone rimedi come la SEPIA (l’inchiostro di seppia) per la stanchezza, il profondo scoraggiamento, l’incontinenza urinaria, la cefalea. La CIMICIFUGA (l’Actea Racemosa) che si rivela utile per la secchezza vaginale, le vampate di calore, gli alti e bassi dell’umore. La fitoterapia suggerisce l’AGNOCASTO come antispastico, sedativo generale; nelle palpitazioni. La SALVIA ad effetto diuretico, antispasmodico, antisudorale; per gli esaurimenti fisici ed intellettuali. L’OLIO DI ENOTERA (Oenothera biennis) contro irritabilità e umore depresso; per la tensione mammaria; la secchezza della cute; la ritenzione idrica. L’olio di Enotera è ricco di acidi grassi del tipo omega 6, gli acidi grassi essenziali ad attività antinfiammatoria, ipocolesterolemica, antiossidante, antiaterogena.

La nutraceutica propone i FITOTESTROGENI che derivano dalla SOIA o dal TRIFOGLIO ROSSO. Vari studi epidemiologici segnalano nelle popolazioni cinesi e giapponesi, la cui alimentazione è ricca di soia (fonte importante di fitoestrogeni), una minor presenza dei disturbi tipici della menopausa (vampate e sudorazioni) e di alcune malattie (aterosclerosi, osteoporosi e tumori).  Gli isoflavoni del Trifoglio rosso entrano direttamente in circolo dopo solo 15 minuti dall’assunzione. Gli isoflavoni della soia invece si ritrovano in circolo dopo 3-4 ore: per essere biodisponibili hanno bisogno della flora batterica intestinale (sul prossimo numero articolo su “i lattobacilli”).

Più che una malattia; anziché viverla come una condanna; più che subirla: la menopausa è una vera e propria “età da inventare”. È una fase di crescita e non di perdita. E a chi pensa che con la menopausa si diventa vecchie val la pena ricordare che invecchiare è un’arte.

(PIETRO VICENTI)

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