ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Chi l'ha visto?, stasera Garlasco, caso Resinovich e la mamma di Anastasia-Palio di Siena oggi 2 luglio, contrade al via e come vederlo in tv-Papa Leone XIV riceve oggi la premier Giorgia Meloni-Alcaraz-Tarvet oggi a Wimbledon: orario, precedenti e dove vederla-Isola dei Famosi 2025, oggi la finale: chi sarà il vincitore di questa edizione? Ultime news-Dazi, Trump e il conto alla rovescia: "Niente proroga dopo 9 luglio"-Gaza, Trump: "Israele ha detto sì a tregua di 2 mesi, Hamas accetti"-Caldo record non molla l'Italia, 18 città da bollino rosso oggi e domani-Ucraina, primo colloquio Putin-Macron dopo 3 anni. Stop Usa a missili per Kiev-Ronnie Coleman ricoverato, la leggenda del body building "in condizioni complesse"-Real Madrid-Juve 1-0, bianconeri eliminati negli ottavi del Mondiale per club-Alice Neri, a tre anni dalla sua morte sabato i funerali nel Modenese-Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 1 luglio-Terrorismo, ok Corte Suprema Argentina a estradizione ex Br Bertulazzi in Italia-Roma, bus in fiamme sulla Prenestina: vetri rotti e facciata annerita-Wimbledon, Zverev flop: battuto da Rinderknech al primo turno-Roma, 27enne ucciso a coltellate sulla Colombo: fermato un ragazzo-A Ostia spiagge libere senza bagni, l'allarme degli igienisti. L'ordine dei medici: "Tante segnalazioni anche a noi"-Ucraina, telefonata di oltre due ore Macron-Putin: servono cessate il fuoco e negoziati-Infortunio sul set per Gabriel Garko, il video dall'ospedale sulla sedia a rotelle

Dna “alieno” in un malato di leucemia acuta su 2. Scoperta italiana

Condividi questo articolo:

Per capire “da dove viene, come ci arriva e chi ce la porta” si aprono “diverse ipotesi ancora tutte da esplorare”

È stato trovato del Dna “alieno” nelle cellule malate di oltre unmalato di leucemia mieloide su due. Si tratta di un tumore del sangue che ogni anno colpisce in media 2000 persone. Una scoperta italiana, pubblicata su “Scientific Reports”, rivista del gruppo Nature, è destinata a cambiare il modo a cui gli studiosi si approcciano a questa malattia.

Le conclusioni dello studio sono definite “scioccanti” dagli stessi autori. Nelle cellule neoplastiche del 56% dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all’ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati davanti a un sorprendente intruso: “Una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute”, spiega all’AdnKronos Salute Roberto Cairoli, direttore dell’Ematologia dell’Asst meneghina, coordinatore del lavoro insieme ad Alessandro Beghini del Dipartimento di scienze della salute dell’università Statale del capoluogo lombardo.

“Non ci ho dormito la notte – confessa lo scienziato – Abbiamo sottoposto il lavoro il 1 giugno e la pubblicazione è arrivata oggi, dopo verifiche approfonditissime da parte di referee internazionali”. La sequenza misteriosa ‘abita’ nel gene che codifica per una proteina chiamata WNT10B, sovraespressa nella cellula leucemica. Per capire “da dove viene, come ci arriva e chi ce la porta” si aprono “diverse ipotesi ancora tutte da esplorare”, precisa Cairoli. Ma una delle piste da seguire è quella microbiologica: un virus o un batterio, di certo un organismo non umano.

Cairoli ripercorre all’Adnkronos la storia che ha portato al sorprendente risultato. “In un primo momento – spiega l’ematologo, responsabile della parte clinica del lavoro, diretto da Beghini per la parte accademica – abbiamo visto che le cellule leucemiche sovraesprimevano WNT10B”. Già in uno studio di 4 anni fa, sempre a firma delle 2 équipe milanesi, si era osservato che la proliferazione cellulare incontrollata, tipica dei meccanismi tumorali, presentava un’iper-espressione della stessa proteina. “E siccome dietro una proteina c’è sempre un gene che la codifica – ricorda Cairoli – ci siamo focalizzati sulla corrispondente porzione di Dna”.

In altre parole “siamo andati a ritroso – sottolineano Cairoli e Beghini – chiedendoci chi impartisse l’ordine in grado di attivare un loop autoproliferativo senza interruzione. Grazie a una serie di tecniche di biologia molecolare molto avanzate, usate solo in pochi centri a livello mondiale, siamo quindi riusciti a identificare una variante dell’oncogene WNT10B e lo abbiamo studiato”. Un’opera ‘certosina’ che si è avvalsa del “prezioso contributo” di Francesca Lazzaroni, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di scienze della salute dell’università degli Studi di Milano, e di Luca Del Giacco, ricercatore del Dipartimento di bioscienze dell’ateneo.

Ed ecco spuntare “l’intruso”: nell’area ‘interruttore’, cioè quella che regola l’accensione o lo spegnimento del gene, è stata individuata una sequenza di nucleotidi (i ‘mattoni’ che compongono il Dna) che sicuramente non è di origine umana. “In questo – puntualizzano i ricercatori – ha giocato un ruolo fondamentale anche l’uso di sequenziatori automatici diciamo un po’ ‘vintage’. E’ stata la nostra fortuna, perché i macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle”.

Questo articolo è stato letto 79 volte.

DNA, leucemia

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net