Nuove scosse colpiscono le Isole Fiji

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Sale la preoccupazione per l’impatto psicologico sulla popolazione

Due nuove scosse, una di magnitudo 6.3 e una di 6.9, hanno colpito ieri, 19 agosto 2018, l’isola di Lombok dove il 5 agosto un forte sisma aveva provocato la morte di 460 persone. Nonostante non ci sia, al momento, rischio tsunami, si tratta di una situazione davvero estrema per l’entità dei danni e l’impatto psicologico sugli abitanti.

Solo qualche giorno fa, infatti, prima delle ultime allarmanti notizie, Save The Children aveva lanciato un allarme sull’impatto che il terremoto avrebbe potuto avere sui bambini. Gli operatori del partner in Indonesia dell’Organizzazione internazionale – Yayasan Sayangi Tunas Cilik – hanno raccontato di una forte devastazione lungo la strada che dalla parte settentrionale dell’isola di Lombok porta alla capitale Mataram, con una stima di 8 case su 10 gravemente danneggiate e migliaia di persone senzatetto. Inoltre, le aree maggiormente colpite sono ancora prive di corrente elettriche.

“Ci sono bisogni e necessità enormi in una zona molto ampia. Almeno 80.000 persone si trovano attualmente in alloggi informali o dormono all’aperto perché sono troppo spaventate per stare all’interno delle abitazioni”, aveva affermato, Silverius Tasman, operatore per il partner locale di Save the Children.

L’Indonesia, l’arcipelago a cui appartiene l’isola di Lombok, si trova sull’ «anello di fuoco» del Pacifico: qui si scontrano placche tettoniche e si verificano molte delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti del mondo. Nel 2004 un terremoto di magnitudo 9.3 nella costa di Sumatra ha provocato lo tsunami che uccise 220mila persone nei Paesi dell’Oceano Indiano.

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