Circo senza animali? Il voto del senato è un passo in avanti

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Il senato a favore del graduale superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi. Ma gli animalisti non sono soddisfatti

Dopo un lungo dibattito, il senato ha approvato, con 147 sì, 47 no e 23 astenuti, la nuova normativa sugli animali da circo.

Si parla esplicitamente nella delega di rivedere le “disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti specificamente finalizzate al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”. Rispetto al testo originario approvato in commissione si è giunti a una mediazione più “morbida” eliminando il termine “cancellazione”. In Belgio è già vietato l’uso di animali nei circhi.

La presidente nazionale di Enpa (Ente nazionale protezione animali) Carla Rocchi non è pienamente soddisfatta: “avevamo l’occasione di fare una piccola rivoluzione, una grande scelta di civiltà, mettendo al bando lo sfruttamento di animali nei circhi. Ma oggi la stiamo perdendo”.

“L’esecutivo e la maggioranza, dal canto loro – prosegue – avevano finalmente la possibilità di riscattarsi dopo la peggiore legislatura animalista della storia repubblicana. Ma oggi, con l’emendamento Di Giorgi presentato ‘in zona Cesarini’, non si sono smentiti confermando di non tenere in alcun conto né gli animali né gli italiani. La stragrande maggioranza dei quali, il 71% secondo Eurispes, non vuole più animali nei circhi”. Parlare di “graduale superamento” dell’utilizzo di animali non significa assolutamente nulla. E’ un giro di parole che suggella la resa alla lobby circense. Ma – prosegue Rocchi – si tratta comunque di una resa in cui perdono tutti. Perdono gli animali, costretti alla cattività e a comportamenti innaturali; perde l’opinione pubblica, contraria allo sfruttamento nei circhi; perdono i circensi che, animali o no, rappresentano parte di un mondo in crisi irreversibile; perde la maggioranza, incapace, come già dimostrato, di prestare ascolto a una sensibilità condivisa e di resistere alle pressioni delle lobby. Sarebbe interessante sapere cosa pensa e come intende muoversi al riguardo il segretario del Pd a cui si deve la nomina della neoresponsabile animali del partito e la cui assenza su ogni problema animalista è inversamente proporzionale al numero di selfie che esibisce”.

Anche la Lav è critica sulla nuova formulazione e condanna “il passo indietro del ministro della Cultura Franceschini che, dopo aver difeso strenuamente il suo Disegno di legge-delega appena qualche settimana fa in Commissione Cultura, ha permesso questa modifica”.

Di avviso contrario il senatore di “Federazione della Libertà” Carlo Giovanardi: “il primo sconfitto del dibattito al Senato sull’utilizzo degli animali nel circo è il fondamentalismo animalista, che nella sua follia vuole cancellare dal circo persino i cani, presenti nelle case di milioni di italiani, e i cavalli che vengono normalmente utilizzati negli sport equestri, nel trekking, nelle manifestazioni folcloristiche, nel carosello dei carabinieri, nell’ippoterapia ecc. Dal dibattito escono male anche governo e maggioranza sostenitori di un testo pasticciato e responsabili della bocciatura dei nostri emendamenti, favorevoli ad una graduale eliminazione dai circhi degli animali selvatici ma contrari al surreale divieto per cani e cavalli, impossibile fra l’altro da far rispettare nella pratica”.

Cerca di mediare il ministro Franceschini: “non capisco proprio questa voglia di fare polemica: dopo anni finalmente il Parlamento approva una norma che in modo equilibrato porterà al superamento degli animali nei circhi. Questa è la sostanza”.

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