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Anche i gorilla hanno bisogno di essere abbracciati

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Un video di due fratelli di gorilla che si abbracciano dovrebbe bastare per insegnarci a trattare gli animali con il rispetto che meritano

I ricercatori della WCS (Wildlife Conservation Society) Programma Congo () hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook un filmato di 11 secondi molto tenero in cui si vedono due fratelli gorilla che si abbracciano. Hanno avuto la possibilità di immortalare questo momento grazie a una piattaforma di osservazione a Mbeli Bai, immersa nel Parco Nazionale Nouabale Ndoki, una zona che WCS aiuta a gestire. 

I ricercatori che hanno osservato i due esemplari di gorilla – a cui hanno dato i nomi di Avatar e Jingles – hanno raccontato che quell’abbraccio faceva parte di una sessione di gioco e hanno spiegato che i gorilla sono molto fisici nei loro comportamenti di approccio uno all’altro. Oltre alla lotta, al colpirsi e al mordere, ci sono anche tocchi, annusate, baci e abbracci. E proprio l’abbraccio, a quanto dicono i ricercatori, è la forma di conferma del legame sociale che intercorre tra di loro.

Questa osservazione non è il frutto del sentimento che un video così dolce e così «umano» provoca quando lo si guarda, bensì è la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori nell’ambito di uno studio, il Mbeli Bai Study, che è il più lungo mai fatto sull’organizzazione sociale, la vita e la demografia dei gorilla delle pianure occidentali – uno studio che è in corso dal 1995.

Come si legge sul loro sito, «nonostante il fatto che essi rappresentano oltre il 90% di tutti i gorilla selvatici e di quasi tutte le popolazioni in cattività, rimane scarsa la quantità di dati sulla storia naturale di questi animali sfuggenti». Di certo, adesso possiamo dire di sapere una cosa in più, di averla vista con i nostri occhi: anche i gorilla delle pianure occidentali hanno bisogno di essere abbracciati

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Abbraccio, gorilla

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