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Is tech, i prototipi per pulire l’aria dal Pm10 sbarcano nei siti industriali dell’Abruzzo

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Gli scienziati di Apa (Abbattimento polveri atmosferiche) si sono aggiudicati un bando nella ‘regione verde d’Europa’, l’Abruzzo, proprio nella zona del cratere sismico de L’Aquila. Faranno test nelle zone industriali. L’Abruzzo dimostra in questo modo di puntare su innovazione e tecnologia

Si chiama APA, l’acronimo sta per Abbattimento polveri atmosferiche, promette di ripulire l’aria dalle famigerate polveri sottili, di rendere piacevole respirare l’aria in città e di limitare le emissioni di gas serra negli stabilimenti industriali. Is TECH (l’azienda che ha disegnato i piani strategici per lo sviluppo del sistema e dell’iniziativa di business) lo aveva già presentato a Forum PA 2011 e noi di Ecoseven.net ne avevamo già parlato.

Non soddisfatti di rappresentare una speranza per il futuro delle nostre città, afflitte da un’aria resa irrespirabile dall’inquinamento e dalla morsa del traffico, gli scienziati che hanno dato vita ad APA hanno deciso che il loro progetto potesse rappresentare anche una speranza di rinascita e di rilancio economico e sociale per l’Abruzzo del post terremoto.

Si sono infatti aggiudicati un bando regionale per l’attrazione di nuove attività economiche nei territori del cratere sismico (L’Aquila) e si preparano a sbarcare nella “regione verde d’Europa”. In particolare, in Abruzzo vedrà la luce una parte importante dell’industrializzazione di APA, a partire dai prototipi che saranno presto impiegati nella fase finale di test presso alcuni siti e complessi industriali, ambiti caratterizzati dalla generazione d’emissioni di gas serra che inficiano le cittadine limitrofe, dove per limitare gli effetti sulla salute dei lavoratori si è costretti ad effettuare investimenti significativi, che costringono le aziende ad acquisire i certificati d’emissione, cioè le cosiddette autorizzazioni ad inquinare. Senza dubbio, una sorta di circolo vizioso, decisamente da correggere.

L’Abruzzo punta molto sull’innovazione tecnologica al servizio dell’ambiente per rilanciare la propria economia, ed il gruppo di lavoro di APA non si è fatto trovare impreparato.

Un connubio che si annuncia riuscitissimo: da un lato una tecnologia rivoluzionaria pensata per l’abbattimento delle polveri sottili, eliminati il cosiddetto “rischio tecnologico” (serve investire ?) e l’impatto ambientale (ovvero il rischio di deturpare le risorse naturali ogni qual volta si da vita ad un nuovo insediamento produttivo), dall’altro una delle regione più verdi d’Europa, famosa in tutto il mondo per i suoi parchi, che ripensa al proprio modello di sviluppo economico e premia un’iniziativa dalle potenzialità formidabili.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato”, dice lo scienziato Paolo Tripodi, il quale congiuntamente al fratello Mauro di APA è il progenitore. “Per parecchi anni abbiamo lavorato con passione nello studio e nell’analisi dell’inquinamento d’origine antropica (cioè generato dall’uomo, n.d.r.), in fase di ricerca e sviluppo, cercando soprattutto soluzioni tecnologiche innovative a basso impatto ambientale e limitato consumo energetico, zero emissioni, che avessero costi sostenibili, poi confrontato su scala internazionale le migliori metodologie per arginare il problema ed avviare dei programmi di risoluzione. L’inquinamento atmosferico antropico è prodotto da sorgenti emissive distribuite e tali sorgenti sono tanto più dense quanto più densa è la popolazione. Ad un certo punto ci è apparsa chiara la soluzione: per combattere questa tipologia d’inquinamento (che deriva principalmente da traffico, residenziale e attività produttive), che crea i noti problemi, abbiamo progettato un sistema densamente distribuito di assorbitori di inquinamento”.

Le macchine APA sono piattaforme multifunzione intelligenti: unitamente al sistema d’abbattimento dell’inquinamento c’è il sistema di monitoraggio, elaborazione e gestione dei dati sia di processo sia ambientali.

“La rete di monitoraggio densa che pensiamo di formare negli ambiti d’utilizzo” continua lo scienziato “consentirà d’acquisire una base dati sistematica e continua nel tempo, che permetterà di evolvere i modelli oggi utilizzati e di svilupparne di nuovi. Riteniamo che l’aggiudicazione del bando Cratere rappresenti un’importante base di sviluppo della nostrainiziativa nel suo complesso, nella direzione ormai da tempo intrapresa ed in relazione alla quale pensiamo di continuare costruttivamente e con decisione”.

Esprime notevole soddisfazione Giuseppe Spanto, Amministratore Delegato di Is TECH, che dell’iniziativa d’abbattimento dell’inquinamento atmosferico grazie ad APA ha disegnato le strategie ed indirizzato la partecipazione al bando vinto. “Grazie alla lungimiranza della Regione Abruzzo, che ha creduto nel nostro progetto, avremo la possibilità d’investire in maniera importante per consolidare la soluzione tecnologica APA, in senso lato, per l’applicazione agli ambiti industriali e complessi. Inoltre, apporteremo un contributo importante al rilancio economico del territorio aquilano, colpito dall’evento distruttivo del 2009 che tutti ricordiamo, il quale necessita di una ripresa strutturale. Nei prossimi mesi, evolvendo la programmazione operativa, saremo ulteriormente propositivi sia nei confronti dell’Amministrazione Pubblica sia delle aziende del territorio, e non solo, e siamo fiduciosi nella continua attenzione alle nostre proposte da parte delle istituzioni, delle imprese e, soprattutto della popolazione, sempre più attenta e informata”.

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Abbattimento polveri atmosferiche, Abruzzo, apa, giuseppe spanto, Is tech, paolo tripodi, pm10, polveri sottili

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