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E se quello che ordiniamo ci arrivasse con i droni?

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Amazon lancia un programma di studio per la consegna dei pacchi con i droni

Era il 2013 quando Amazon ha annunciato l’idea di fare delle consegne in giornata grazie ai droni, cosa che ovviamente aveva subito aperto un dibattito, visto che oltre agli evidenti pro nascondeva anche diversi contro. Negli anni che sono passati, si è detto molto su come i droni dovessero essere regolamentati riguardo alle consegne, ma adesso il Regno Unito ha approvato delle misure che permetterebbero ad Amazon di far partire questo progetto.

Il servizio Prime Air ha l’obiettivo di consegnare i pacchetti che pesano meno di due chili e mezzo (circa) in soli 30 minuti. Il Regno Unito ha accettato di dare ad Amazon questa autorizzazione, consentendo agli operatori di far volare più di un drone autonomo in una sola volta in modo da poter testare i sensori e assicurarsi che i velivoli riescano ad identificare ed evitare qualsiasi tipo di ostacolo.
I droni Amazon dovrebbero volare al di sotto dei 120 metri e sarebbero dotati di una tecnologia per il trasporto dei pacchetti fino a 10 miglia (16 Km) dal centro di consegna.

In sostanza, Amazon avvierà un programma di studio nel Regno Unito per sbrogliare tutti gli eventuali nodi e anche per mostrare sia alla azienda stessa che al governo come i droni possono aiutare in modo sicuro e affidabile il settore della logistica. Anche l’agenzia per la sicurezza aerea del Regno Unito, la Civil Aviation Authority (CAA), sarà coinvolta per aiutare con le norme di sicurezza del lavoro e per affinare tutte le regolamentazioni riguardanti il volo dei droni.

Amazon ha anche promesso una crescita dei posti di lavoro nel Regno Unito, in questo nuovo settore. Chissà tra quanto un drone ci busserà alla finestra con un pacchetto per noi.

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Air, Amazon, Amazon Prime, commercio, drone, droni

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