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E’ possibile avere l’acqua del rubinetto al ristorante?

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Al ristorante si puo’ chiedere l’acqua del rubinetto, ma non e’ detto che sia gratuita

 

Si può chiedere l’acqua del rubinetto al ristorante? Certo, ma non è detto che sia gratuita. E nel caso fosse gratuita e non fosse prevista la distribuzione dell’acqua del rubinetto i gestori dei locali fanno di tutto per dissuadere il cliente con scuse di vario genere:  ‘Mi dispiace signorina, non la serviamo perché la nostra acqua non è potabile’, ‘Non ce l’abbiamo’. Scuse appunto, un ristorante per essere a norma deve avere l’acqua e deve essere potabile. 

Tra le scuse per non distribuire l’acqua del rubinetto al ristorante, spesso, i camerieri intavolano una discussione sull’etica e sull’immagine del ristorante, rifiutandosi alla fine di far contento il cliente. Quando il cliente viene accontentato, deve comunque pagarla. Purtroppo l’esercente non può essere sanzionato legalmente in alcun modo, a meno che non abbia acqua potabile nel locale, il che è assolutamente vietato. Alla fine, quindi, è una semplice questione di cortesia.  

In Italia non esiste alcuna norma che imponga ai ristoratori di servire solo acqua in bottiglia, quindi se il cliente desidera bere acqua del rubinetto può chiederla e deve averla. Tranne in casi limite, nel 95% dei casi ciò che sgorga dal rubinetto è buono, i doppi controlli vengono effettuati regolarmente e la qualità al contatore di casa è garantita. Eppure l’Italia è attualmente il primo Paese in Europa e il terzo al mondo (dopo Usa e Messico) per consumo di acqua in bottiglia. E sbagliamo: insomma è uno spreco di denaro e di imballaggi inquinanti. 

Il vantaggio di bere acqua non confezionata è duplice: si contribuisce ad abbattere lo spreco di plastica e l’inquinamento prodotto dal trasporto delle bottiglie, e inoltre l’acqua del rubinetto, che qualitativamente è spesso ottima e molto controllata, permette di risparmiare.

Il sito della campagna “Imbrocchiamola”, promossa da Altreconomia e Legambiente, pubblica un elenco dei locali che accettano di buon grado di servire l’acqua del rubinetto e di quelli che, invece, oppongono resistenze.

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