Il vino sostenibile ha una sua etichetta: si chiama Viva ed è stata voluta dal ministero dell'Ambiente, nell’ambito del progetto 'Viva' sustainable wine. L'etichetta indica la performance ambientale della filiera che ha portato alla bottiglia di vino.
‘Questo progetto che giunge ad un primo qualificante risultato - afferma Corrado Clini, direttore generale del ministero dell'Ambiente - è finalizzato a creare un modello produttivo che rispetti l'ambiente attraverso uno dei primi programmi concreti di sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di conservare e tutelare la qualità e la produzione di vini italiani, e insieme preservare il territorio ed offrire opportunità di valorizzazione e di competitività dei prodotti italiani d'eccellenza sul mercato internazionale’.
Ma su quali vini troveremo l’etichetta Viva? Ecco alcune aziende che hanno aderito al progetto e che sono state coinvolte in fase di sperimentazione: Castello Monte Vibiano Vecchio, F.lli Gancia & C, Marchesi Antinori, Masi Agricola, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Planeta, Tasca d'Almerita e Venica&Venica.
(gc)