Il Brunello di Montalcino fa furore, anche in trasferta

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Esperti Usa colpiti da annata 2010 del Brunello di Montalcino

 

Il Brunello di Montalcino non si smentisce mai, nemmeno in trasferta. In particolare a colpire gli esperti che lo hanno assaggiato durante l’anteprima americana di Benvenuto Brunello, tradizionale appuntamento del Consorzio che precede la presentazione montalcinese di febbraio, è l’annata 2010.

‘E’ stata un’occasione importante per coinvolgere e fidelizzare chi fa opinione e influenza le scelte degli appassionati attraverso tutti i canali, dalla stampa ai ristoranti, dagli importatori ai sommelier, in un mercato strategico come quello americano, che rappresenta quasi il 30% dell’esportazione totale di Brunello’, ha commentato  Francesco Ripaccioli, vicepresidente del Consorzio del Vino .

 

A condurre le degustazioni a New York e San Francisco sono stati rispettivamente Christy Canterbury, Master of Wine dal 2011, ed Anthony Dias Blue, tra i massimi esperti di enogastronomia negli Stati Uniti. Entrambi hanno confermato l’eccezionalità dell’annata 2010: ‘Conosco pochi vini invecchiati – ha dichiarato la Canterbury – che sono già così pronti per essere gustati. Il frutto è morbido e maturo, i tannini sono già pronti’.

gc

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