Pac (Politica agricola comune), se l’Italia paga i paesi dell’Ue per farsi fare concorrenza

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Seguendo i parametri stabiliti da Bruxelles, l’agricoltura italiana dovrebbe ricevere aiuti per una cifra attorno ai 3,5 mld di euro, ma se ministeri e regioni non emettono i bandi in tempo rischiamo di perdere questi soldi e di continuare a finanziare il resto dell’Ue

Sembra un paradosso ma se le cose dovessero rimanere così l’Italia finirebbe per pagare di tasca sua l’agricoltura degli altri paesi europei. La Commissione Ue sta delineando la riforma della nuova Politica agricola comune – Pac – su parametri basati esclusivamente sulla superficie coltivata (anziché sulla produzione e sulla qualità).

Questo vuol dire – in termini pratici – che se l’Italia contribuisce all’agricoltura europea con circa 7 miliardi di euro l’anno, riceverà indietro 3,5 miliardi sotto forma di sostegno al settore. Che oltretutto saranno a rischio se non verranno emessi i relativi bandi entro i termini stabiliti  (come già successo) a causa di incomprensioni ministero-regioni.

Tradotto significa che l’Italia produce il doppio del Regno Unito ma riceve in termini di denaro un terzo di quanto riceve lo stesso paese. Insomma, l’agricoltura italiana andrà in perdita di circa 3,5 Mld l’anno per “sostenere” il settore negli altri paesi. Dai quali è destinata a subire una concorrenza sempre più spietata. Ancora per sintetizzare: Il made in Italy pagherà per foraggiare i propri concorrenti. (Nereo Brancusi)

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