Giornata mondiale della Terra: come sara’ la casa sostenibile

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Geotermia, fotovoltaico, solare termico, domotica, efficienza energetica: le case italiane si avvicinano ad un modello energetico indipendente

La Giornata mondiale della Terra rimanda anche al tema della casa. Di case ecologiche ed ipertecnologiche, rispettose dell’ambiente e della salute di chi vi abita, ne stanno sorgendo tantissime in tutto il mondo, ma di progressi ce ne sono ancora tanti da fare. Ed è proprio in vista della quarantaduesima edizione della Giornata Mondiale della Terra, che noi di Ecoseven vogliamo incentivare la bioedilizia e l’architettura sostenibile, con una panoramica su alcuni dei più bei progetti green italiani.

Partiamo con l’esperienza di Stefano Soldati, dell’Azienda agricola la Boa (Belfiore di Pramaggiore, Venezia): una casa di 280 mq, divisa in due piani, nata a giugno 2004 e contenente 3 camere da letto, 4 bagni, una sala soggiorno con cucina, un salone polifunzionale e un dormitorio per gli interessati ai corsi di permacultura e di costruzione con la paglia. Si tratta di una struttura portante in legno lamellare (con colle esenti da formaldeide) con controventature e piastre di acciaio di collegamento. Le balle (710 in tutto, tra quelle di paglia di grano, per il piano terra, e quelle di paglia di orzo, utilizzate per il secondo) sono state posizionate tra la struttura portante e i serramenti, senza bisogno di ulteriori picchetti che le mantenessero unite tra loro. Solo all’interno delle pareti molto grandi e senza pilastri sono state inserite canne di bambù, legate tra loro con spaghi per conferire maggiore rigidità.

Materiali naturali, come paglia, legno e argilla, anche per l’architetto Margareta Schwarz che ha dato vita a piccoli appartamenti per un agriturismo in provincia di Bolzano, città votata alla bioedilizia, in cui sorge da più di 20 anni (il progetto è del 1991) un edificio di 5 piani realizzato solamente con calce, mattoni e legno.

Ristrutturazione all’insegna della sostenibilità per una scuola per l’infanzia al centro di Roma, caratterizzata da un’alta concentrazione di amianto: dal pavimento in linoleum, composto da materie prime di origine naturale (olio di lino, farina di legno, farina di sughero, e pigmenti coloranti calandrati su un tessuto di juta naturale), ai camini d’aria sul tetto per permettere il raffrescamento durante l’estate, fino all’inserimento di muri in paglia, magnesite e pitture naturali traspiranti per risolvere il problema della condensa in inverno.

Nata tra le colline toscane, in località Memmenano, in provincia di Arezzo, è la Smart House, made in Italy, totalmente autosufficiente, in classe “A”, capace di essere costruita in 7 giorni e pronta per essere abitata dopo circa due mesi. Un’abitazione efficiente e antisismica, in cui sono stati annessi pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, il tetto in legno lamellare per la ventilazione, la caldaia a metano, la ventilazione meccanica e i vetri isolanti.

Altro esempio italiano di edilizia sostenibile sono le case a “bolletta zero”, ovvero i venti appartamenti di 85 metri quadrati con giardino e box auto, costruiti a Follonica, in provincia di Grosseto, nel 2009. Si tratta dei primi edifici italiani con la capacità di funzionare attraverso un sistema di geotermia a bassa entalpia. “Si trivella il terreno per un centinaio di metri – ha spiegato Giacomo Biserni, geologo dello studio che ha realizzato il progetto – e poi si utilizzano sonde dal diametro massimo di 15 centimetri, collegate alla centrale termica. Il calore viene, così, spinto nelle serpentine collocate sotto il pavimento, riscaldando l’ambiente senza spendere soldi in bollette. In estate, invece, il tutto si trasforma in un ottimo refrigeratore”. Un sistema potenziato, inoltre, dall’uso di impianti fotovoltaici e dall’impiego di materiali particolari, come mattoni ad alta efficienza energetica ed isolanti naturali per il tetto e le pareti.

Terminiamo la breve carrellata con la Casa Zero Energy di Tricesimo, in provincia di Udine: un progetto di ricerca nato per trovare una nuova armonia tra edificio, uomo e ambiente, che applica l’innovativo sistema domotico “Home Sapiens di BPT”, al fine di ottenere l’ottimizzazione delle risorse energetiche derivanti da fonti rinnovabili e la minimizzazione dei consumi. Oltre alla gestione principale delle fonti energetiche a supporto, questo sistema, gestibile da remoto, trova applicazione per l’automazione di porte, finestre, veneziane e zanzariere; per la termoregolazione dell’impianto di riscaldamento e di climatizzazione; per la videocitofonia; per la ventilazione degli spazi abitativi; per il sistema antintrusione e antincendio. Capace di interagire con il sistema costruttivo e abitativo, il BPT garantisce, così, comfort termo-igrometrico, comfort visivo (grazie al miglior impegno energetico possibile per l’illuminazione artificiale degli ambienti), e massima sicurezza.

Scopri Eating Planet 2012

(Flavia Dondolini)

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