ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ucraina, Orban: "Bruxelles vuole la guerra e fa arrabbiare Dio"-Genoa-Lazio 0-1, gol di Luis Alberto decide il match-Superenalotto, 5 vince 129mila euro: la combinazione di oggi-Trump a processo, un uomo si dà fuoco davanti al tribunale di New York-Udinese-Roma si giocherà il 25 aprile-Innovazione, Toia: "Europa verso sostenibilità ambientale con il supporto del digitale"-Usa, l'allarme dell'Fbi: "Hacker cinesi pronti a devastante attacco"-Ia, nuove frontiere tecnologiche al servizio di marketing e comunicazione a 'Megatrends'-Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando ruolo garanzia mutualistica-Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): "Intelligenza artificiale utile, ma con il controllo dell’uomo"-Trasporti, assessore Lucente: "Bigliettazione digitale tema molto caro a Regione Lombardia"-Università, Cingolani: "Leonardo sospende visite per motivi di sicurezza". Mur: "Sconcertante"-Peste Suina, Martinelli (Assosuini): "Se crolla export a rischio settore prosciutto made in Italy"-Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta gamma, 45 mln in Italia-Campari, Lollobrigida inaugura nuova linea Aperol-Cancro, oncologo: "Tre anni per vaccino mRna contro melanoma"-Fantacchiotti: "Investimento importante con nuovi 6mila metri quadri"-Fantacchiotti: "Campari brand in forte crescita nel segno sostenibilità"-Corona "non è più pericoloso", restituito il passaporto-Al Gic di PIacenza in scena l'innovazione tecnologica e tutte le novità del comparto calcestruzzo

Italia: addio al carbone entro il 2030, lo spiega ali ministro Calenda

Condividi questo articolo:

“L’uscita totale dal carbone tra il 2025-2030 è possibile, ma costerà circa 3 miliardi di euro”

L’Italia riuscirà ad abbandonare il carbone? Secondo il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ciò e possibile, ma ci vorrà del tempo: “l’uscita totale dal carbone tra il 2025-2030 è possibile, ma costerà circa 3 miliardi di euro rispetto allo scenario base e dovrà essere affrontato il tema delle tempistiche autorizzative per nuove centrali e nuove infrastrutture”. Calenda lo ha spiegato in audizione con Gian Luca Galletti, ministro dell’ambiente, sulla Strategia Energetica Nazionale.

Abbandonare il carbone è una strada segnata. Prosegue il ministro: “credo sia una decisione verso cui dobbiamo andare, ma avendo ben presente i costi e il lavoro sulle autorizzazioni”. Dobbiamo considerati i costi per approvvigionare con un elettrodotto e con il potenziamento delle infrastrutture esistenti la stessa Sardegna (dove oggi sono attivi gli impianti a carbone di Fiumesanto e del Sulcis) e quelli per creare capacità generativa alternativa da nuove centrali.
Inoltre, secondo il ministro, bisogna calcolare “il tema degli stranded cost” da corrispondere ai proprietari delle centrali nel caso di uscita al 2025 e con impianti ancora non ammortizzati e “che saranno oggetto di contrattazione”. “Più anticipi il phase out, più devi pagare”, ha puntualizzato Calenda.

Questo articolo è stato letto 52 volte.

carbone, energia, Italia

Comments (7)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net