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L’eolico del futuro? Si costruirà sotto ponti e viadotti

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Secondo un gruppo di ricerca dell’Università di Kingston, l’eolico del futuro potrebbe essere integrato su ponti e viadotti per sfruttare le correnti d’aria che soffiano al di sotto di queste infrastrutture

 

In futuro l’eolico potrebbe essere integrato su ponti e viadotti per sfruttare le correnti d’aria che soffiano al di sotto di queste infrastrutture. Non si tratta di una semplice ipotesi, ma di una vera e propria proposta di un gruppo di ricerca anglo-spagnolo dell’Università di Kingston, che ha simulato al computer l’opportunità di realizzare dei prototipi di rotori eolici sotto ponti e viadotti.

L’eolico andrà quindi sotto i ponti, ma nel senso buono del termine:  la simulazione virtuale dei ricercatori infatti, ha preso in esame il viadotto Juncal, nell’isola di Gran Canaria, per dimostrare che i vortici che si formano sotto la struttura sono in grado di muovere dei rotori, a loro volta capaci di produrre energia elettrica. La migliore soluzione, valutata nei modelli, sarebbe inoltre quella di una doppia turbina, in grado di occupare tutto lo spazio disponibile.

Nello specifico, la simulazione di un rotore eolico sotto il viadotto Juncal, ha messo in evidenza quale sarebbe la potenza di una singola turbina sottoposta alle correnti d’aria al di sotto del cavalcavia: 0.25 MW, e 0.50 in caso di doppia installazione. Secondo gli stessi ricercatori, si tratterebbe di una potenza in grado di soddisfare il consumo medio di circa 450-500 abitazioni. Una soluzione, questa, che ‘potrebbe evitare l’emissione di 140 tonnellate di CO2 all’anno, pari a l’effetto prodotto da circa 7.200 alberi’.

La ricerca, attualmente, è stata pubblicata su ‘Science Direct’, e rappresenta un passo ulteriore verso l’integrazione delle rinnovabili nella nostra società, dagli edifici alle autostrade, dal mare ai viadotti. Per maggiori informazioni è possibile consultare questo sito.

Matteo Ludovisi

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