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Illuminiamoci di batteri

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«Spark of life» è una lampada a LED priva di energia elettrica, che si alimenta grazie a batteri viventi

La designer olandese Teresa van Dongen ha presentato un’affascinante lampada a sospensione, alimentata da batteri viventi, elettrochimicamente attivi.

Si chiama «Spark of life» questa lampada a LED e si basa sul lavoro precedente della van Dongen, che sfruttava, appunto, batteri bioluminescenti: applicare una metodologia di creazione della luce del genere a delle lampada le rende completamente autonome, in funzione senza una spina e senza batteria; l’unica cosa di cui ci si deve prendere cura sono i batteri, che hanno bisogno di essere alimentati per continuare a produrre luce.

La lampada è sferica ed è composta da quattro scomparti contenenti gli organismi viventi: fino a quando sono felici e sani, questi microrganismi emettono costantemente piccole correnti elettriche. Un elettrodo in ogni sezione cattura queste correnti e mette in funzione i LED al centro della lampada. Per alimentare i batteri basta aggiungere un cucchiaino di acetato al fluido che è presente dentro la lampada ogni due settimane: in questo modo, la luce continuerà a brillare senza elettricità supplementare, 24 ore al giorno. Ultima cosa: ogni pochi mesi, i vasi all’interno della lampada devono essere puliti e riempiti con acqua di rubinetto sale, e vitamine.

In italiano, il nome della lampada «Spark of life» vuol dire scintilla di vita e sembra un nome davvero appropriato per un prodotto di illuminazione che non sfrutta l’elettricità. Non è la prima opera dell’artista van Dongen in questo senso e non dovrebbe sorprendere che abbia studiato biologia prima di decidere di diventare una designer, frequentando una scuola di formazione a Eindhoven.
Con po ‘di fortuna, questa lampada innovativa sarà presto disponibile come prodotto di consumo e non solo come prototipo; per ora è stata presentata al pubblico durante la Dutch Design Week del 2016, nel mese di ottobre.

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Batteri, lampada

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