Non perdere i capelli con la chemioterapia è possibile

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Una speciale cuffia permette di non perdere i capelli durante la chemio. Sperimentata anche in Italia con buoni risultati

La perdita dei capelli è uno degli effetti più frequenti e meno desiderati della chemioterapia.  Alcune persone cercano di salvare la propria chioma facendola ‘congelare’. Per ottenere questo risultato bisogna indossare uno speciale cappello refrigerante prima, durante e fino a due ore dopo il trattamento. È una pratica che richiede tempo e soldi, ma molte donne non vogliono comprensibilmente rinunciare ai loro capelli.

Una paziente intervistata dal New York Times, Eileen Bruno, ha spiegato: ‘sapere che avrei perso i capelli era una cosa terribile per me. Stavo lottando non solo con il fatto di essere malata, ma anche con il fatto che sarei sembrata malata agli occhi miei e a quelli del resto del mondo’.

Il cappello refrigerante le è costato circa 600 euro; in realtà si tratta di un set di cappelli molto aderenti, quasi quanto una cuffia, che vanno tenuti gelati e cambiati ogni mezz’ora.

Secondo uno studio dell’Università della California, le donne che hanno adottato questo sistema hanno perso pochi capelli durante la chemioterapia. Il dott. Hope Rugo dell’Universtà della California, che studia i tumori al seno, ha spiegato perché è importante riuscire a tenere i capelli: ‘perdere i capelli equivale a una dichiarazione pubblica di essere malati di cancro; i cappelli vanno bene, ma chiunque capisce che hai perso i capelli’. Quindi questa tecnica aiuta anche la privacy dei pazienti che stanno già vivendo a livello privato un dramma.

Negli Stati Uniti il cappello salva capelli non è generalmente coperto dalle assicurazioni sanitarie e può costare fino a 2000 euro per paziente; ovviamente il costo dipende dalla durata della chemioterapia, dato che vanno affittati.

Il cappello refrigerante, abbassando la temperatura della testa, riduce il metabolismo delle cellule folliculari e di conseguenza l’effetto della chemioterapia. Inoltre si stringono i vasi sanguigni così affluisce meno sangue e diminuisce la quantità di chemioterapia che giunge nella zona.

Questo sistema aiuta molti pazienti ad affrontare la malattia, consente loro di mantenere la privacy sul tumore e, soprattutto per le donne, aiuta a mantenere la stima di sé durante un periodo terribilmente difficile.

In Italia la cuffia refrigerata è stata sperimentata su 88 donne all’ospedale Ramazzini di Carpi (Modena). La percentuale di successo è stata superiore al 50%. La temperatura del cuoio capelluto era di  -4 gradi durante il trattamento.

‘Esistono molti rimedi per nascondere agli altri la perdita di capelli dovuta alla chemioterapia. Il percorso che vive chi si trova ad affrontare una malattia come il tumore è tutto in salita. A occhi esterni la perdita temporanea dei capelli potrebbe sembrare il male minore ma chi ha vissuto questa esperienza sa che non è affatto così. Soprattutto per le donne’, ha spiegato Francesca Pirolo dell’Associazione malati oncologici di Carpi.

Sono stati diffusi i dati sull’incidenza del cancro in Italia: il numero è in aumento, anche se le cure migliorano.

a.po

 

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