India: contadini in piazza contro povertà e ogm dopo 7000 suicidi

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Migliaia di contadini indiani sono scesi in piazza contro gli ogm e le multinazionali che controllano questo mercato

La drastica riduzione dei sussidi all’agricoltura ha portato al suicidio di 7000 contadini in India: il governo è sul banco degli imputati per aver abbandonato il settore e aver ridotto il budget dedicato all’agricoltura in un momento difficile che ha visto anche un calo del prezzo dei prodotti agricoli.

Secondo il coordinamento dei contadini indiani ‘All India Coordination Committee of Farmers Movement’, il governo di Narendra Modi e la coalizione ‘National Democratic Alliance’ sono saliti al potere grazie ai fondi ricevuto dalle lobby degli ogm.

L’industria ogm detiene i diritti delle sementi che vengono promosse nei programmi di sviluppo in atto in molti paesi. Secondo i dimostranti, il governo ha spinto verso il geneticamente modificato dopo aver ricevuto lauti finanziamenti per la campagna elettorale.

I manifestanti inoltre chiedono la revisione delle linee guida che li legano ai brevetti ogm. Queste includono una percentuale sulle vendite da corrispondere ai detentori del brevetto del seme.

Sulla questione dei suicidi era già intervenuta in ottobre Vandana Shiva, leader indiana del vasto movimento mondiale contro gli organismi geneticamente modificati (Ogm), che aveva dichiarato in ottobre in una intervista a Repubblica: ‘L’argomento che i contadini si suicidano per i debiti, e non per gli ogm, è specioso. Gli agenti della Monsanto che vendono semenze ogm, fertilizzanti e pesticidi, sono gli stessi che fanno il credito. Il contadino prima si indebita per le semenze di cotone, poi scopre di dover comprare più fertilizzanti e pesticidi e s’indebita ancora’.

‘Prima che arrivasse la Monsanto le semenze locali di cotone costavano da 5 a 10 rupie il chilo. Il monopolio costruito dalla Monsanto ha fatto salire i prezzi a 3.555 rupie il chilo di cui 1.200 sono royalties. Laddove la Monsanto ha dovuto ridurre i prezzi, per esempio nell’Andra Pradesh, è successo grazie alle nostre pressioni sull’antitrust locale’. 

a.po

 

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