ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Usa, l'allarme dell'Fbi: "Hacker cinesi pronti a devastante attacco"-Ia, nuove frontiere tecnologiche al servizio di marketing e comunicazione a 'Megatrends'-Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando ruolo garanzia mutualistica-Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): "Intelligenza artificiale utile, ma con il controllo dell’uomo"-Trasporti, assessore Lucente: "Bigliettazione digitale tema molto caro a Regione Lombardia"-Università, Cingolani: "Leonardo sospende visite per motivi di sicurezza". Mur: "Sconcertante"-Peste Suina, Martinelli (Assosuini): "Se crolla export a rischio settore prosciutto made in Italy"-Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta gamma, 45 mln in Italia-Campari, Lollobrigida inaugura nuova linea Aperol-Cancro, oncologo: "Tre anni per vaccino mRna contro melanoma"-Fantacchiotti: "Investimento importante con nuovi 6mila metri quadri"-Fantacchiotti: "Campari brand in forte crescita nel segno sostenibilità"-Corona "non è più pericoloso", restituito il passaporto-Al Gic di PIacenza in scena l'innovazione tecnologica e tutte le novità del comparto calcestruzzo-Covid, 72enne col virus per 613 giorni: 'eterni positivi' possibile motore di varianti-Ecco i politici di sinistra finanziati da 'Social Changes', società dell'ex guru di Obama-Università Tor Vergata, TVx Students' speech contest: vince Elisa Draghin-Campari Group, raddoppiata capacità produttiva di Aperol stabilimento Novi Ligure-Savino (Ordine Ingegneri): "Capire i bisogni dei clienti"-Bayern Monaco, Zidane in pole per panchina

Cosa c’entra la tinta blu con le energie rinnovabili?

Condividi questo articolo:

Una nuova scoperta sulle capacità di immagazzinamento delle acque blu potrebbe essere una svolta per l’industria tessile e per le batterie

Gli scienziati della University of Buffalo hanno scoperto un modo molto furbo di immagazzinare energia rinnovabile grazie alle acque reflue prodotte dall’industria tessile: l’acqua inquinata contenente colorante blu, infatti, chimicamente indicata come blu di metilene, a quanto dicono, conterebbe delle proprietà elettriche che potrebbe essere usate per rivoluzionare l’industria delle batterie nel prossimo futuro.

Questa scoperta, inoltre, potrebbe aiutare l’industria tessile – non molto avanti nelle sue pratiche sostenibili – a trovare finalmente una maniera di affrontare le questioni relative all’inquinamento idrico e al consumo. Infatti, solo il 5% del blu di metilene viene assorbito dal tessuto durante il processo di tintura, il che significa che a fronte dei migliaia di litri di tintura che vengono rilasciati dalle fabbriche quotidianamente per produrre i colori azzurri degli indumenti che indossiamo, il 95%o del colorante viene semplicemente gettato via.

In questo senso, scoprire le proprietà elettriche del blu di metilene – che è anche usato come medicina in alcune malattie del sangue, infezioni del tratto urinario e casi di avvelenamento da cianuro – è davvero un punto di svolta per l’industria tessile e per i paesi in cui i tessuti danneggiano sempre più l’ambiente.

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica «ChemElectroChem», rivela come le molecole di blu di metilene cambiano forma quando viene applicata una tensione al composto, diventando blu di leuco-metilene, un sottoprodotto incolore che viene quindi utilizzato dai chimici in processi di riduzione e ossidazione alternati, rendendo la composizione un’alternativa di successo a quelle delle attuali batterie. Inoltre, utilizzando una cella solare per generare energia, grandi quantità di colorante possono essere trasformate in blu di leuco-metilene e poi ritrasformate in elettricità quando serve.

La configurazione viene indicata come la batteria di flusso redox, che è già disponibile con soluzioni di vanadio: tuttavia la reversibilità quasi perfetta mostrata dalla composizione blu di metilene creerà sicuramente una certa concorrenza.
Staremo a vedere.

Questo articolo è stato letto 85 volte.

acqua, colorante, energia

Comments (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net