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Una spremuta di arance siciliane a Rio? Ora si puo’

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Il Brasile ha finalmente riconosciuto agli agrumi italiani le caratteristiche fito-sanitarie necessarie per poter dare il via libera all’importazione dei nostri prodotti. Ora per l’Italia si apre un nuovo, vasto mercato da conquistare

 

Andare in vacanza a Rio de Janeiro oppure sdraiarsi a prendere il sole su una spiaggia di Salvador de Bahia e poter gustare una bella arancia italiana oppure sorseggiare una fresca spremuta di frutti di Sicilia. Da oggi non sarà più un’utopia. Il Brasile ha infatti riconosciuto agli agrumi italiani le caratteristiche fito-sanitarie necessarie per poter dare il via libera all’importazione dei nostri prodotti.

L’ufficialità si è avuta con la pubblicazione sulla locale Gazzetta Ufficiale brasiliana (“Diario Oficial da Uniao”), della nuova normativa che rettifica la precedente IN 26 relativa ai requisiti fitosanitari per l’importazione di agrumi provenienti dall’Italia. Questa normativa riguarda nello specifico le arance e i cedri.

La trattativa per raggiungere questo traguardo è durata quasi due anni e ha visto impegnati a lungo, in un costante lavoro diplomatico, gli uffici del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e quelli del paese Sudamericano. Il mercato brasiliano, che si apre al nostro export, costituisce una opportunità di sviluppo enorme, visto che si tratta di un bacino di mercato in crescita e dalle grandi potenzialità. L’Italia potrà così aumentare la sua quota di export di agrumi, che già nel 2010 ha fatto registrare un grosso incremento rispetto al 2009: parliamo di circa l’80 per cento in più.

 

 

Giacomo Gallo

 

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agrumi, arance, brasile, Sicilia

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